Revisione dei prezzi dopo l’aggiudicazione: è possibile applicarla?
La delibera ANAC: la rettifica delle condizioni contrattuali è possibile solo in determinate circostanze che vanno valutate attentamente dalla stazione appaltante
Revisione prezzi: criteri di valutazione
L’Autorità ha anche evidenziato un orientamento giurisprudenziale volto a ritenere ammissibili – entro specifici limiti – modifiche alle condizioni di aggiudicazione prima della stipula del contratto d’appalto.
Questi i criteri di valutazione da utilizzare:
- il tempo intercorso tra la formulazione/presentazione dell’offerta e l’avvio delle prestazioni contrattuali», circostanza da considerare caso per caso in relazione al contesto economico in cui gli operatori si trovano ad operare;
- la necessità per la stazione appaltante di assicurarsi di giungere alla stipula di un contratto in condizioni di equilibrio;
- in relazione alle circostanze sopravvenute, deve trattarsi di sopravvenienze imprevedibili, estranee anche al normale ciclo economico, in grado di generare condizioni di shock eccezionale;
- deve ritenersi preclusa la negoziazione di modifiche che non mirino al recupero dell’equilibrio iniziale del contratto che la gara stessa perseguiva ma che si presentino in grado di estendere in modo considerevole l’oggetto dell’appalto ad elementi non previsti, alterare l’equilibrio economico contrattuale originario in favore dell’aggiudicatario, rimettere in discussione l’aggiudicazione dell’appalto.
Ne deriva che le stazioni appaltanti sono tenute a fare puntuale applicazione dei prezzari regionali aggiornati, e tale obbligo è da riferirsi alla fase di approvazione degli elaborati progettuali.
È consentito alla stazione appaltante valutare l’opportunità di apportare modifiche non sostanziali alle condizioni di affidamento, secondo il prudente apprezzamento della stessa, in presenza di circostanze eccezionali, impreviste e imprevedibili, sopravvenute dopo l’aggiudicazione e prima della stipula del contratto d’appalto, in assenza di profili di illegittimità della procedura di aggiudicazione.
Le conclusioni di ANAC
Nel caso di specie, dato il breve lasso di tempo intercorso fra l’approvazione del progetto e il provvedimento di aggiudicazione, ANAC ha specificato che la stazione appaltante è tenuta a fare puntuale applicazione dei prezzi correnti alla data di approvazione del progetto.
Ai fini di una rinegoziazione prima della stipula occorrerebbe riscontrare circostanze imprevedibili sopravvenute all’aggiudicazione, estranee al normale ciclo economico e in grado di generare condizioni di shock eccezionale.
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