Riforma bonus edilizi: a che punto siamo?

Presentato in Commissione Ambiente il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sull'impatto ambientale degli incentivi fiscali in materia edilizia

di Redazione tecnica - 07/03/2025

Dopo due anni dall’inizio dei lavori, è stato messo ai voti della Commissione Ambiente alla Camera il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia, tra cui naturalmente il Superbonus, al vaglio adesso della Commissione Ambiente alla Camera.

Riforma incentivi edilizi: tra le possibili nuove regole e criticità aperte

L’indagine condotta dalla Commissione ha consentito di affrontare numerose tematiche riguardanti il complessivo sistema degli incentivi in materia edilizia e l’esigenza di un loro riordino, alla luce dell’impatto ambientale degli interventi agevolati e delle criticità emerse dal punto di vista economico e fiscale.

Punto fondamentale, anche alla luce dei recenti aggiornamenti delle Direttive EED e EPBD, l’importanza del miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici quale strumento per raggiungere gli obiettivi energetici e di riduzione delle emissioni fissati a livello europeo e nazionale, tenuto conto della rilevante quota di emissioni prodotta dal settore edilizio anche a causa di un patrimonio immobiliare vetusto, in larga parte antecedente al 1976.

Riqualificazione energetica: il ruolo del Superbonus

Impossibile quindi non tenere conto dell'impulso dato dagli strumenti di incentivazione, a partire dall’avvio dei meccanismi nel 2007 e con un’accelerazione negli ultimi anni in corrispondenza del Superbonus.

Superbonus che, come sappiamo bene, è stato oggetto di numerose critiche ed è stato progressivamente ridimensionato: tra le critiche, il fatto che abbia riguardato solo il 3% dei 12 milioni di edifici che necessiterebbero di interventi di efficientamento e il fatto che in termini di costi, la riduzione di CO2 ottenuta col superbonus è costata circa 10 volte il valore di riferimento sul mercato ETS.

Secondo quanto rilevato in un’audizione della Banca d’Italia, i benefici ambientali del superbonus ripagherebbero i costi finanziari in circa quaranta anni.

In via generale, nel corso dell’attività conoscitiva svolta dalla Commissione è emersa l’esigenza di una razionalizzazione del sistema di incentivi, per renda economicamente ed ecologicamente sostenibile l’investimento in termini di rapporti costi-benefici, tenuto conto della revisione dei regimi fiscali di detrazione e delle questioni legate all’impatto economico.

Direttiva Green e PNIEC: l'occasione per la revisione del sistema di bonus 

Il tutto tenendo conto:

  • del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC), con un approccio integrato ed efficiente delle opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti che superi la frammentazione delle varie detrazioni, e porti a una riforma generale che dovrà avere una durata almeno decennale, prevedendo una modulazione dei benefici in funzione delle performance generali raggiunte dall’edificio, da ottenere attraverso interventi con vari livelli di priorità.;
  • degli obiettivi europei di riduzione del 55% delle emissioni nette di gas serra entro il 2030 e l’entrata in vigore della nuova direttiva europea sulla prestazione energetica in edilizia.

Proprio la Direttiva Green, che dovrebbe essere attuata nell’ordinamento nazionale entro il 29 maggio 2026, pur fissando un percorso che attribuisce un margine maggiore di discrezionalità agli Stati membri nel perseguimento degli obiettivi da qui al 2050, richiederà un intervento consistente su edifici residenziali ancora in larghissima parte ricadenti nelle classi energetiche peggiori, con oneri eccessivi in assenza di incentivi finanziari adeguati

Anche per questo è necessario pensare a misure di sostegno per l’adeguamento del patrimonio edilizio alle regole e alle scadenze previste dalla direttiva, ferma restando la necessità di una revisione mirata della direttiva stessa al fine di assicurarne una maggiore gradualità nel perseguimento degli obiettivi.

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