Riforma Testo Unico Edilizia: le proposte di UNITEL per uscire dal caos normativo
Le proposte di UNITEL (Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali) per la riforma del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia)
Coordinamento tra Testo Unico Edilizia e Codice dei Beni Culturali
Altro nodo cruciale è il conflitto tra il Testo Unico dell’Edilizia e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. n. 42/2004), che genera dinieghi e incertezze interpretative su molti interventi edilizi.
Ad esempio, le limitazioni all’installazione di impianti fotovoltaici e cappotti termici sugli edifici vincolati, in contrasto con le normative europee sull’efficientamento energetico. UNITEL evidenzia come le diverse interpretazioni delle Soprintendenze abbiano creato situazioni paradossali, con comuni che bloccano opere di miglioramento energetico senza alcun criterio uniforme.
La soluzione? Un quadro normativo chiaro e coerente, che consenta di:
- equilibrare la tutela del patrimonio storico con le esigenze di rigenerazione edilizia;
- definire regole omogenee per tutti i Comuni, evitando interpretazioni discrezionali.
“È necessario ed indispensabile – conferma UNITEL – che il governo centrale intervenga il più presto possibile al fine di ripristinare una unicità degli interventi di efficientamento energetico, uniforme ed omogenea su tutto il territorio nazionale, anche utilizzando decreti attuativi e/o regolamentando gli interventi di realizzazione di cappotti e impianti solari applicabili in tutti i comuni di Italia in modo uniforme, ed evitando “dispersioni localizzate” che porteranno ad uno sfaldamento dell’immagine dello skyline delle nostre città che in qualche modo deve essere preservato come identità culturale storico architettonico testimoniale”.
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