Ristrutturare nel 2025: cosa scegliere tra superbonus e altri bonus edilizi

Con la nuova Legge di Bilancio, in caso di ristrutturazione edilizia, nel 2025 si dovranno fare delle scelte per l’utilizzo dei principali bonus edilizi. Vediamo quali

di Luciano Ficarelli - 01/11/2024

Altri fattori che incidono sulla scelta

Se dal punto di vista fiscale la scelta del superbonus è la migliore, non lo è se ci concentriamo sulla documentazione da produrre e sulle conseguenze.

Negli ultimi tre anni, il Superbonus è stato demolito a colpi di decreti-legge fino alla sua definitiva scomparsa che avverrà in data 31 dicembre 2025 con pochi contribuenti che potranno ancora trarne profitto, considerata l’ultima disposizione prevista dal commentato comma 3 dell’art. 8 del DDL Bilancio.

Molti dei decreti approvati hanno previsto norme con effetto deterrente, tali da incutere timore ai contribuenti che sono stati indotti a non iniziare lavori edili con il superbonus (e, in qualche caso, anche a interrompere i lavori in corso). Ecco di seguito un elenco non esaustivo di norme e provvedimenti che hanno disincentivato l’utilizzo del superbonus, comprese norme già presenti ab origine nell’art. 119 del D.L. 34/2020:

  • Congruità dei prezzi su tutte le lavorazioni;
  • Visto di conformità anche per detrazione diretta in dichiarazione dei redditi;
  • Plusvalenze sulla vendita degli immobili ristrutturati;
  • Presenza obbligata di interventi trainanti e contemporaneità degli interventi trainanti e trainati;
  • Comunicazioni al nuovo portale nazionale delle classificazioni sismiche;
  • Compilazione dei documenti di spesa con precise descrizioni e riferimenti normativi;
  • Obbligo di polizze di responsabilità professionale ad hoc per i tecnici;
  • Asseverazioni per tutti gli interventi previsti dalla Cilas;
  • Osservazione di termini perentori per la presentazione dei documenti previsti;
  • Opzioni irrevocabili nella scelta delle detrazioni decennali;
  • Obbligo del superamento delle due classi energetiche;
  • Obbligo di dichiarare i proventi percepiti dal GSE per la cessione totale o parziale dell'energia elettrica immessa in rete;
  • Limiti di reddito per l’accesso alle agevolazioni per le unifamiliari per il 2023;
  • Controllo mirato sulla variazione delle rendite da effettuare a fine lavori.

Con poche eccezioni, tutti gli adempimenti e norme sopra elencati non sono previsti per gli interventi agevolati con bonus diversi dal superbonus.

In conclusione, la scelta tra le due agevolazioni – superbonus o altri bonus ordinari – non è un semplice esercizio matematico, ma una prova di capacità di resilienza adatta a pochi eletti capaci a districarsi con disinvoltura tra i meandri della legge più anormale della storia della repubblica italiana.

A cura di Dott. Luciano Ficarelli
Dottore Commercialista
https://www.professionistiintegrati.net/
Esperto in bonus edilizi
Abilitato al rilascio del Visto di Conformità

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