Salva Casa, applicazione in ordine sparso
Le problematiche operative delle nuove disposizioni contenute nel Testo Unico Edilizia dopo il Salva Casa e le linee di indirizzo e criteri interpretativi del MIT
Le Regioni tra recepimento e resistenza
Un ulteriore fattore di incertezza deriva dalla mancata armonizzazione tra Stato e Regioni. Sebbene il Salva Casa sia formalmente una norma auto-applicativa, spetta alle Regioni adottare eventuali disposizioni di dettaglio. Tutti, però, si sarebbero aspettati un intervento del legislatore nazionale con un’intesa in sede di Conferenza Unificata, che però non è stata ancora convocata.
Proprio per questo, come già accaduto per altre riforme edilizie, molte Regioni hanno adottato un atteggiamento di attesa o resistenza, rallentando l’effettiva operatività del provvedimento. Atteggiamento che ha generato un freno all’applicazione della norma, con un effetto domino sugli enti locali che restano in un limbo interpretativo.
Il problema non è di poco conto: una legge applicata a macchia di leopardo rischia di diventare inattuabile nei fatti, rendendo vano l’intento del legislatore di semplificare le procedure e offrire ai cittadini un’opportunità per regolarizzare il proprio patrimonio immobiliare.
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