Salva Casa e Stato legittimo: dall’abitabilità all’agibilità, cosa cambia?
Tra le modifiche più interessanti al Testo Unico Edilizia apportate dal Decreto Salva Casa vi è la nuova definizione di stato legittimo di cui al comma 1-bis, art. 9-bis, del d.P.R. n. 380/2001
Il 30 maggio 2024 è entrato in vigore il D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa) che, come ogni provvedimento d’urgenza, dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
La nuova versione del Testo Unico Edilizia dopo il Salva Casa
Entro il 28 luglio 2024, dunque, il comparto delle costruzioni avrà certamente più chiaro il quadro normativo che regola l’attività edilizia ovvero la nuova versione del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) già abbondantemente rivisitata in alcune sue parti:
- le modifiche agli interventi di edilizia libera (VEPA e pergotende);
- la nuova definizione di stato legittimo;
- le semplificazioni (o apparentemente tali) al cambio di destinazione d’uso;
- la sorte degli immobili soggetti ad ordinanza di demolizione;
- le nuove tolleranze costruttive-esecutive;
- le modifiche alla sanatoria edilizia e la differenziazione tra gli abusi maggiori e le parziali difformità.
Modifiche sulle quali l’intera comunità dei tecnici è al lavoro per una loro piena comprensione, con la consapevolezza, però, che molte delle disposizioni introdotte potranno essere ulteriormente modificate, integrate se non addirittura stravolte dopo il passaggio parlamentare per la conversione in legge del Salva Casa (già avviata in VIII Commissione ambiente alla Camera dei Deputati).
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