Sanatoria edilizia e tutela del paesaggio: interviene il Consiglio di Stato

La sentenza del Consiglio di Stato ribadisce i limiti dell’accertamento di conformità nel caso di sostituzione di materiali e vincoli paesaggistici

di Redazione tecnica - 10/03/2025

La sostituzione di materiali e l’aumento volumetrico

Uno degli aspetti più rilevanti affrontati dalla sentenza riguarda la sostituzione del plexiglass con vetrate fisse nella tensostruttura di un’attività commerciale. La società ricorrente sosteneva che la modifica fosse irrilevante dal punto di vista edilizio e paesaggistico, trattandosi di un semplice cambio di materiale senza variazioni di sagoma, prospetti o volumetria.

Il Consiglio di Stato, invece, ha respinto questa impostazione, ribadendo che:

  • la sostituzione del plexiglass con il vetro non era mai stata autorizzata, né nel provvedimento originario né in eventuali varianti successive;
  • la chiusura con vetrate fisse crea volume e, a differenza di pannelli scorrevoli in plexiglass, non può rientrare nell’edilizia libera, ma richiede un titolo edilizio;
  • un’opera può modificare la percezione paesaggistica anche senza aumentare la volumetria in senso stretto. La valutazione dell’impatto visivo rientra nelle competenze dell’amministrazione e non può essere contestata in modo generico.

Questa parte della decisione conferma un principio ormai consolidato: la modifica di un elemento strutturale, se incide sugli aspetti urbanistici o paesaggistici, non può essere considerata irrilevante solo perché non comporta un aumento di volume in termini geometrici.

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