Sanatoria paesaggistica: per quali abusi è consentita?
Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio consente la sanatoria postuma soltanto per alcune tipologie di abusi. Vediamo quali
Autorizzazione paesaggistica in sanatoria: cos'è e come ottenerla
L’autorizzazione paesaggistica in sanatoria è uno strumento fondamentale nelle pratiche edilizie che consente di regolarizzare interventi eseguiti in violazione delle norme di tutela del paesaggio.
Gli interventi realizzati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico richiedono infatti un’approvazione preliminare da parte dell’autorità competente, che ne valuta la compatibilità con il contesto paesaggistico. Senza autorizzazione, l’intervento costituisce abuso edilizio, e ottenere una sanatoria può risultare particolarmente complesso.
IIn caso di interventi non autorizzati, la normativa impone generalmente la rimozione dell’opera e il ripristino dello stato originario del paesaggio, tranne in alcuni casi in cui è possibile ottenere l'autorizzazione paesaggistica in sanatoria o postuma.
In particolare ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. 42/2004, (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), l’autorizzazione paesaggistica è un atto autonomo rispetto agli altri permessi edilizi, non rilasciabile in sanatoria, salvo alcune eccezioni indicate dall’art. 167 dello stesso decreto, che riguardano opere di lieve entità quali:
- lavori eseguiti senza autorizzazione che non comportano la creazione di nuove superfici o volumi né l’ampliamento di quelli esistenti;
- utilizzo di materiali diversi da quelli autorizzati;
- opere classificate come manutenzione ordinaria o straordinaria dal d.P.R. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).
Non è invece possibile sanare abusi che comportano aumenti di volumetria.
Come richiedere la sanatoria paesaggistica
La richiesta di autorizzazione paesaggistica postuma deve essere presentata all’ente competente (Regione o ente delegato) e include:
- presentazione della domanda: l’interessato invia la richiesta all’autorità amministrativa.
- valutazione della Soprintendenza: l’ente acquisisce un parere vincolante, che deve essere rilasciato entro 90 giorni.
- decisione finale: l’ente competente si pronuncia entro 180 giorni dalla presentazione della domanda.
Se l’opera è giudicata compatibile con il paesaggio, viene autorizzata dietro pagamento di una sanzione calcolata tramite perizia. In caso contrario, è prevista la demolizione per ripristinare l’area.
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