Sanatoria semplificata e autorizzazione paesaggistica: interviene il MiC

Una circolare del Ministero della Cultura chiarisce il rapporto tra la nuova sanatoria semplificata inserita dal Salva Casa e i principi del Codice dei beni culturali e del paesaggio

di Gianluca Oreto - 08/04/2025

Sanatoria semplificata e autorizzazione paesaggistica: la circolare del MiC

Con la circolare 4 aprile 2025, n. 19, il Ministero della Cultura è intervenuto chiarendo come tale innovazione si inserisca (o dovrebbe inserirsi) nel contesto del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ed evidenziando un’interpretazione che tenta di risolvere una delle più evidenti antinomie legislative degli ultimi anni.

Anche il MiC rileva che la novità più controversa dell’art. 36-bis riguarda il comma 4, che consente l'accertamento della compatibilità paesaggistica anche per interventi che abbiano comportato aumento di volumi o superfici, purché rientrino nelle ipotesi previste al comma 1 (difformità ex artt. 34 e 37 TUE). Una possibilità che, a prima lettura, sembra scontrarsi con quanto previsto dall’art. 167, comma 4, lett. a) del CBCP, che ammette il rilascio postumo dell’autorizzazione solo nei casi che non abbiano determinato aumento di volumi o superfici utili.

Una contraddizione che il Ministero definisce “solo apparente”, risolta attraverso il principio di successione delle leggi nel tempo. In sostanza, la norma più recente (il nuovo art. 36-bis) prevale, pur in assenza di una modifica formale del Codice. Una lettura che sposta il baricentro verso una maggiore flessibilità nella sanatoria paesaggistica.

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