Sismabonus-acquisti e versamento acconti: detrazione in 5 o 10 anni?

L’esperto risponde: la detrazione in dichiarazione del sismabonus-acquisti in caso di versamento di acconti in fase di contratto preliminare nel 2023 e atto notarile di compravendita nel 2024

di Luciano Ficarelli - 18/02/2025

Le ultime modifiche alla rateazione

Con l’art. 4-bis, comma 4, del D.L. 29 marzo 2024, n. 39 convertito con legge 23 maggio 2024, n. 67, il Legislatore ha modificato la disciplina relativa alla rateizzazione della detrazione stabilendo che per le spese sostenute a partire dal periodo d'imposta 2024 la detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo, precedentemente prevista, per il sismabonus acquisti, in cinque quote annuali di pari importo.

Dalla lettura della documentazione sopra riportata, sembra che in caso di versamento di acconti in anni precedenti a quello in cui è stato stipulato l’atto definitivo di compravendita sia data al contribuente l’opportunità di scegliere l’anno di partenza della detrazione a patto che relativamente a quell’anno scelto siano stati conclusi i lavori.

Da tale interpretazione letterale dell’affermazione dell’Agenzia (“il contribuente ha la possibilità di far valere la detrazione degli importi versati in acconto o nel periodo di imposta in cui questi sono stati pagati o nel periodo di imposta in cui ha stipulato il rogito”), discende che, in caso di pagamento di acconti e stipula del preliminare nel 2023 e con atto definitivo nel 2024, il contribuente ha la possibilità di scelta, sempre a condizione che i lavori siano terminati nel 2023 e che il preliminare sia stato registrato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale si intende fruire della detrazione:

  1. detrazione delle spese in 5 anni a partire dall’anno d’imposta 2023;
  2. detrazione delle spese in 10 anni a partire dall’anno d’imposta 2024.

Chi non ha voluto (o dimenticato) portare in detrazione la prima annualità nella dichiarazione dei redditi già presentata per il 2023, lo potrà fare presentando una dichiarazione integrativa.

La risposta al lettore

Nel caso del gentile lettore, invece, la fine lavori è stata dichiarata nel 2024. Per cui, indipendentemente dal pagamento degli acconti nel 2023, la spesa si considera sostenuta nel 2024, anno di ultimazione dei lavori. Per tale motivo, la detrazione sarà decennale la cui prima rata potrà essere indicata sulla dichiarazione dei redditi da presentare quest’anno.

A cura di Dott. Luciano Ficarelli
Dottore Commercialista
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Esperto in bonus edilizi
Abilitato al rilascio del Visto di Conformità

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