Super-sismabonus 2025: occhio alla comunicazione dei SAL al PNCS
Il caricamento dei dati sul Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche è obbligatorio per i lavori ancora in corso nel 2025, ma in certi casi i termini entro cui procedere sono incerti
E se i SAL non ci sono?
Come si è detto, poi, nello scandire i tempi dell’obbligo comunicativo il DPCM fa riferimento ai SAL, persino “approvati” (dall’impresa esecutrice, s’intende) e non solo “emessi”, lasciando così nel dubbio una serie di situazioni pratiche nelle quali i SAL non sono esistenti.
La compilazione dei SAL, infatti, non è affatto un obbligo previsto per la fruizione del Superbonus, per il quale al massimo è una possibilità in caso di cessione del credito e sconto in fattura.
Qual è allora, in assenza di SAL, il termine entro cui provvedere? Si tratta di un vuoto importante, considerata la previsione di una sanzione elevata per i ritardi.
A tale vuoto, si è provato a rimediare tramite una risposta pubblicata sul sito del PNCS, nella sezione “FAQ”, creando, però, ancora più incertezza.
La FAQ 25, infatti, ha complicato il quadro rispondendo alla domanda:
“Cosa succede se non è mai stato creato un SAL per una pratica?”
Risposta: “La data di riferimento per l’applicazione dell’obbligo normativo coincide con quella di adozione di ciascun SAL; in assenza di SAL emessi tale obbligo resta temporalmente indeterminato”.
Sembrerebbe, cioè, che chi non ha approvato alcun SAL sia “salvo” dalla sanzione di 10.000 euro, considerato che l’obbligo esiste ma non avrebbe una scadenza precisa.
Tuttavia, è bene ricordare che il valore di tale risposta non è di certo equiparabile a quello di una norma di legge, o di una risposta ufficiale da parte del legislatore nelle sedi opportune.
A cura di Cristian
Angeli
ingegnere esperto di agevolazioni fiscali applicate
all’edilizia
www.cristianangeli.it
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