Superbonus e bonus edilizi: l'impatto su PIL e finanza pubblica

La relazione della Corte dei Conti sul Conto Patrimoniale 2023: quasi 17 miliardi in meno di versamenti, conseguenti alla fruizione dei crediti d'imposta

di Redazione tecnica - 11/07/2024

I valori dell'indebitamento e l'impatto sul PIL

Richiamando poi la Relazione annuale della Banca d'Italia del 31 maggio 2024 si evidenzia come nel 2023 l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche sia sceso al 7,4% del PIL (dall'8,6% dell'anno precedente), anche per effetto della riduzione delle misure di sostegno adottate per fronteggiare la crisi energetica.

II calo è stato però nettamente più contenuto di quanto programmato lo scorso autunno dal Governo a causa dei maggiori oneri per il Superbonus, che avrebbe inciso sul disavanzo del 2023 per quasi 4 punti di PIL: “Soprattutto a causa di una spesa per il Superbonus molto superiore alle previsioni, il quadro tendenziale delineato nella NADEF 2023, pubblicata a fine settembre, si è discostato dagli obiettivi fissati ad aprile. In particolare, L'indebitamento netto atteso per il 2023 è stato rivisto al rialzo di 0,7 punti percentuali, al 5,2%per cento del PIL. A consuntivo, il disavanzo per il 2023 è stato pari al 7,4% del PIL: 1,2 punti al di sotto di quello del 2022, ma superiore di circa 2 all'obiettivo prospettato nella NADEF dello scorso autunno. In particolare, la stima dell'impatto di questa agevolazione è stata più volte rivista al rialzo nel corso dell'anno, da  0,7% del PIL nel DEF 2023, a 1,8% nella NADEF 2023, fino a quasi 4% a consuntivo”. Da qui la conferma del MEF secondo cui l'onere della misura sull'indebitamento netto nel periodo 2020-23 ammonta a oltre 153 miliardi di euro.

Anche il trattamento statistico del Superbonus è mutato nel corso dell'anno. In particolare, con due pareri metodologici (pubblicati rispettivamente a febbraio e a settembre 2023) Eurostat ha chiarito che, a causa della loro cedibilità, i crediti maturati nel periodo 2020-23 debbano essere registrati nell'indebitamento netto secondo un criterio di competenza, ossia al momento dell'esecuzione dei lavori agevolati, piuttosto che in quello del loro effettivo utilizzo in compensazione (criterio di cassa). Questa decisione non ha rilevanza né per la valutazione del costo complessivo dell'agevolazione, nè per i suoi impatti sul debito pubblico, che si manifestano quando si materializzano gli effetti di cassa.

 

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