Superbonus e bonus edilizi: l'impatto su PIL e finanza pubblica
La relazione della Corte dei Conti sul Conto Patrimoniale 2023: quasi 17 miliardi in meno di versamenti, conseguenti alla fruizione dei crediti d'imposta
Le conclusioni
Ne consegue che i minori versamenti conseguenti alla fruizione dei crediti di imposta da parte dei fornitori gli interventi di efficienza energetica, rischio sismico, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, anticipati sotto forma di sconto sul corrispettivo ai soggetti che sostengono le spese, nel 2023 sono stati pari a euro 16,769 miliardi di euro e le somme stanziate nel 2023 sono state interamente impegnate e pagate all'Agenzia delle Entrate.
Conclude la Corte dei Corti che, pur considerando la complessità dell'agevolazione fiscale connessa alla concessione del c.d. Superbonus, di cui all'art. 119 del D.L. n. 34/2020 (convertito con legge n. 77/2020), non può non rilevarsi come la mancata previsione di un limite o di un tetto di spesa nei vari provvedimenti normativi, che hanno disciplinato o prorogato il Superbonus sin dal 2020, abbia determinato un notevole impatto negativo sui saldi di finanza pubblica, che ha reso necessaria la revisione delle previsioni di spesa, Da 0,7 a 4 punti di PIL.
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