Superbonus e Bonus edilizi: nuovi chiarimenti dal Fisco sulle opzioni alternative

Una nuova risposta dell’Agenzia delle Entrate entra nel merito delle possibilità di utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito dopo il D.L. n. 39/2024

di Luciano Ficarelli - 24/01/2025

In risposta all’interpello n. 907-907/2024, la Direzione Regionale Veneto dell’Agenzia delle Entrate chiarisce un diffuso dubbio sull’utilizzo delle opzioni quando gli interventi sull’immobile riguardano contemporaneamente più tipologie di agevolazioni.

Le eccezioni al divieto di opzione alternativa

In particolare, il quesito proposto dall’istante fa riferimento a come interpretare il comma 5 dell’art. 1 del Decreto Legge 39/2024 nel senso in cui le eccezioni al divieto di esercizio delle opzioni di cui all’art. 121 del Decreto Legge 34/2020 sono applicabili a tutte le spese agevolabili anche qualora siano stati eseguiti e pagati con fattura entro il 30 marzo 2024 solo alcuni dei lavori inclusi nell’appalto.

Per semplificare, si chiede se le spese sostenute per interventi realizzati entro il 30 marzo 2024 per utilizzare le opzioni di cessione del credito e dello sconto in fattura possano riferirsi a qualsiasi tipologia di agevolazione (super-sismabonus, super-ecobonus, bonus casa).

L’Agenzia delle Entrate ha risposto che nell’ipotesi in cui più interventi, ancorché autonomi, siano ricompresi nel medesimo titolo abilitativo, la condizione per fruire delle opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito è soddisfatta quando le spese pagate, documentate da fattura, si riferiscono anche ad uno solo degli interventi ivi indicati.

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