Superbonus, cessione del credito e barriere architettoniche: comincia la conversione del D.L. n. 212/2023
Alle Camere il disegno di legge di conversione del D.L. n. 212/2023 che apporta importanti modifiche al superbonus 110%, al bonus barriere architettoniche e alla cessione del credito
Disposizione salva SAL
Entrando nel dettaglio, secondo il Governo, il comma 1 dell’articolo 1 affronta alcune criticità derivanti dall’applicazione della disciplina delle opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito) di cui all’art. 121 del D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio).
In particolare, la disposizione prevede che le detrazioni spettanti per gli interventi di superbonus, per le quali sia stata esercitata l’opzione di cui al citato art. 121, sulla base di stati di avanzamento dei lavori effettuati fino al 31 dicembre 2023 (minimo del 30%), non sono oggetto di recupero da parte dell’Agenzia delle entrate in caso di mancata ultimazione degli interventi, limitatamente all’importo corrispondente alla detrazione riferibile alla quota dell’intervento effettuato entro il 31 dicembre 2023, anche nel caso in cui, a causa della mancata ultimazione degli interventi di cui al progetto, non sia stato realizzato il miglioramento delle due classi energetiche prescritto.
Resta fermo il necessario rispetto di tutti gli altri requisiti che danno diritto alla detrazione, in mancanza dei quali l’Agenzia delle entrate provvede al recupero dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante.
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