Superbonus, cessione del credito e remissione in bonis: il Dossier ANCE sul nuovo decreto
Pubblicato l'approfondimento sulle novità introdotte dal D.L. n. 39/2024 in materia di bonus edilizi e ulteriori misure fiscali di interesse per il settore
Stop alla remissione in bonis
Il documento prosegue con l’art.2 del D.L. 39/2024, che ha eliminato la possibilità di comunicazione tardiva della cessione del credito e dello sconto in fattura (entro il 15 ottobre 2024), mediante l’istituto della “remissione in bonis”. Dal 4 aprile 2024, non è quindi più possibile accedere, quando ammessa, all’opzione per la cessione e sconto.
Non solo: lo stesso 4 aprile 2024 è stata la data ultima per correggere le comunicazioni di opzione già inviate, e relative alle spese 2023 (e rate residue 2020-2022), per le quali, prima dell’entrata in vigore del D.L. 39/2024, l’invio della comunicazione sostitutiva sarebbe stato possibile entro il 5 maggio 2024.
Resta salva la possibilità, per il Sismabonus di avvalersi della “remissione in bonis” per la tardiva presentazione dell’attestazione della classe di rischio sismico posseduta dal fabbricato e quella conseguibile post lavori (cd. Allegato B).
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