Superbonus: cessione nuda proprietà e plusvalenza
In che modo calcolare la plusvalenza nel caso della cessione di nuda proprietà di un immobile oggetto di interventi di superbonus?
Le spese di manutenzione straordinaria e il superbonus
Tra le spese di manutenzione straordinaria a carico del nudo proprietario rientrano, tra gli altri, gli interventi edilizi di cui all’art. 119 del D.L. 34/2020 convertito con modifiche in L. 77/2020 (c.d. superbonus), interventi che sono stati regolati in modo diverso dalle ordinarie ristrutturazioni edilizie di cui si era ormai abituati.
Tali interventi sono stati agevolati, nella maggior parte dei casi, con un’aliquota di detrazione del 110% fino al 31 dicembre 2023, mentre nel 2024, per i condomìni, la detrazione è scesa al 70% e scenderà ancora al 65% nel 2025. Questo previsto “décalage” potrebbe essere un’ulteriore motivazione, per i proprietari delle abitazioni che non sono in grado di sostenere l’esborso della quota indetraibile, a cedere la nuda proprietà. Potrebbe essere il caso di condòmini pensionati e senza figli, di condòmini che non hanno capienza fiscale, di condòmini semplicemente interessati a mantenere il possesso dell’immobile e a non contrarre un debito oneroso di durata pluriennale.
In questo caso, poiché la delibera che ha approvato gli interventi di cui all’art. 119 D.L. 34/2020 è avvenuta prima dell’atto di cessione della nuda proprietà, la quota indetraibile del 30% (spese 2024) o del 35% (spese 2025) dovrà essere pagata dal venditore all’impresa esecutrice.
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