Superbonus condomini 2025: niente detrazione per le CILAS oltre il 15 ottobre 2024

La Legge di Bilancio 2025 contiene alcune importanti modifiche all’art. 119 del Decreto Rilancio che limitano ulteriormente l’utilizzo del Superbonus

di Gianluca Oreto - 30/12/2024

Dopo l'approvazione da parte della Camera dei Deputati, il passaggio della Legge di Bilancio 2025 al Senato si è rivelato una mera formalità. Il provvedimento è ora in dirittura d’arrivo per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Nella seduta di sabato 28 dicembre, il Senato ha confermato la fiducia al Governo con 112 voti favorevoli, 67 contrari e 1 astensione, approvando l'articolo 1 del disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e al bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Successivamente, il testo ha ottenuto il via libera definitivo con 108 voti favorevoli, 63 contrari e 1 astensione.

Legge di Bilancio e Superbonus 2025

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista per la giornata odierna, emergono già alcune valutazioni preliminari su una delle disposizioni più controverse contenute nel testo. Si tratta di una norma che, a una prima analisi, e anche a un esame più approfondito, appare al limite della costituzionalità.

Il disegno di legge di Bilancio 2025 introduce infatti una nuova modifica all’articolo 119 del Decreto-Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio), relativa al Superbonus. Nonostante l’utilizzo ormai residuale della misura – con l’aliquota ridotta al 65% nell’ultimo anno e l’assenza delle opzioni alternative – il Governo ha scelto di intervenire nuovamente su questa materia. Una decisione che, per chi ha seguito l’evoluzione normativa del Superbonus, non rappresenta una novità, considerando il susseguirsi di modifiche dell’ultimo minuto e colpi di scena.

La questione che desta però maggiore perplessità riguarda la palese retroattività di una disposizione che rischia di compromettere tutti gli investimenti programmati dai condomini successivamente al 15 ottobre 2024. Questo elemento pone seri dubbi di legittimità, poiché mina la certezza del diritto per i soggetti che avevano pianificato interventi in base alla normativa precedente.

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