Superbonus: differenza tra risultati e previsioni macroscopica
L’Ufficio Parlamentare di Bilancio evidenzia il differenziale macroscopico tra i risultati e le attese nel caso del Superbonus
I numeri sviluppati
Secondo l’UPB, tra eco e sisma, i numeri complessivi sviluppati dal Superbonus tra il 2020 e il 2023 sono pari a 170 miliardi di euro. Per la restante parte del 2024 e per il 2025, allo stato normativo attuale e tenendo conto delle disposizioni inserite nel Decreto Legge n. 39/2024, lo sconto in fattura e la cessione del credito saranno ancora possibili solo con riferimento a specifici investimenti nelle zone sismiche (per i quali peraltro è previsto un limite di spesa) e a investimenti per i quali continuano a valere le deroghe previgenti se entro il 30 marzo 2024 risultano avviate le formalità amministrative per la loro realizzazione o risultino iniziati i lavori o sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti o abbiano già sostenuto delle spese per lavori già effettuati.
È stato introdotto l’obbligo di fornire informazioni sulle spese già sostenute nel 2024 e su quelle che si intendono sostenere fino a tutto il 2025, che dovrebbero consentire un monitoraggio ex ante dell’onere a carico dello Stato. Rimane fino al 2025 la possibilità di usufruire dell’agevolazione sotto forma di detrazione di imposta ad aliquote più contenute.
Ciò plausibilmente restringerà nuovamente la platea dei beneficiari a coloro che risultino capienti fiscalmente e che non presentino vincoli di liquidità.
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