Superbonus: differenza tra risultati e previsioni macroscopica
L’Ufficio Parlamentare di Bilancio evidenzia il differenziale macroscopico tra i risultati e le attese nel caso del Superbonus
Gli insegnamenti del Superbonus
Andando oltre le critiche, l’UPB parla degli insegnamenti dall’esperienza del Superbonus da utilizzare per il futuro delle agevolazioni edilizie. Secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio:
- in primo luogo, l’aliquota dell’agevolazione dovrebbe essere fissata a un livello tale da incentivare un comportamento ritenuto meritevole senza porre a totale carico dello Stato l’onere della spesa;
- in secondo luogo, l’agevolazione dovrebbe essere selettiva con riguardo sia alle attività incentivate sia ai beneficiari.
Relativamente al secondo punto, secondo l’UPB si dovrebbe condizionare meglio il riconoscimento delle agevolazioni agli interventi che garantiscono il maggior risparmio energetico a parità di risorse impiegate. Sul piano dei beneficiari, la possibilità di optare per lo sconto in fattura e il credito di imposta cedibile è stata riconosciuta alla generalità dei contribuenti anziché limitarla a coloro che avrebbero avuto problemi di capienza fiscale e vincoli di liquidità per anticipare le spese.
“In prospettiva, andrebbe valutata l’opportunità di sostituire un’agevolazione come quella attuale con un trasferimento monetario (un contributo diretto alla spesa) modulato in base alla condizione economica del nucleo familiare e alla classe energetica dell’edificio, sottoposto ad autorizzazioni preventive e soggetto a un limite di spesa. Ciò andrebbe affiancato sin da subito da un sistema di monitoraggio che consenta, da un lato, di valutare se la misura risulti efficace rispetto agli obiettivi perseguiti ed eventualmente poterla riorientare e, dall’altro, di verificare l’andamento delle risorse effettivamente impiegate. Il monitoraggio in itinere e la valutazione ex post assumono rilevanza per l’aggiornamento degli andamenti tendenziali di agevolazioni già esistenti e per migliorare l’efficacia delle nuove misure”.
Infine “Per alleviare i vincoli di liquidità dei nuclei familiari meno abbienti andrebbero inoltre valutati strumenti alternativi ai contributi a fondo perduto: forme di prestito agevolato anche attraverso meccanismi che prevedano il rimborso commisurato ai risparmi energetici ottenuti, come, ad esempio, nei contratti di rendimento energetico o di prestazione energetica di cui al D.Lgs. 102/2014, che potrebbero allargare la platea dei nuclei beneficiari a parità di risorse pubbliche”.
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