Superbonus e General Contractor: l’architetto ha diritto al compenso anche senza incarico formale

Secondo una recente sentenza la prova dell’avvenuto conferimento dell’incarico può essere data con ogni mezzo, anche tramite presunzioni

di Cristian Angeli - 24/03/2025

Il punto di vista dell’architetto

L'architetto ha invece difeso la propria posizione sostenendo di essere stato incaricato di redigere il progetto esecutivo in seguito a una riunione condominiale tenutasi nel 2021, durante la quale aveva illustrato i dettagli delle opere di ristrutturazione.

Inoltre, l’architetto ha dichiarato di aver adempiuto correttamente all’incarico, redigendo gli elaborati grafici comprensivi di piante, prospetti e sezioni, e del computo metrico estimativo delle opere, oltre alla relazione energetica (ex Legge 10/91). Per rafforzare la sua tesi ha evidenziato che, sebbene successivamente (nel 2022) fosse venuto a conoscenza del coinvolgimento del GC, egli aveva firmato un incarico con lo stesso solo per la redazione dello studio di fattibilità per l’accesso al Superbonus 110%.

Pertanto, l'architetto ha distinto i due rapporti professionali: uno con il condominio per la redazione del progetto esecutivo e uno con il GC per il successivo studio di fattibilità.

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