Superbonus: Giorgetti cambia le regole retroattivamente?
Il Ministro dell’Economia Giorgetti ha anticipato una modifica normativa che obbligherà l’utilizzo del superbonus a 10 anni a partire dalle spese sostenute dall’1 gennaio 2024
Potenziamento delle attività di controllo e regolamentazione della cessione
Sul primo punto, oltre ai normali controlli fiscali condotti dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza, oltre alla verifica dei requisiti minimi (documentale e in sito) da parte di Enea, il Governo ha previsto il potenziamento dell'attività di vigilanza e controllo dei Comuni. Attività di controllo che sarà “incentivata” perché ai Comuni spetterà il 50% delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo sia in relazione a tributi statali sia alle sanzioni civili emerse a seguito di accertamento.
Relativamente al secondo punto, si potrebbe dire che "finalmente" il Governo si è accorto dell'eccessiva "libertà" nel mercato della cessione dei crediti edilizi che, dopo il blocco dei principali operatori (CDP e Poste Italiane su tutti), è rimasto in balia della speculazione di chi ha approfottato della disperazione dei committenti e delle imprese. Problematica che avrebbe necessitato di maggiore attenzione da parte del Governo e del Parlamento soprattutto a seguito dei primi Decreti Legge del 2022 che hanno modificato il meccanismo di cessione del credito, disincentivando lentamente tutti gli operatori che fino a quel momento avevano contribuito (a volte in modo troppo "leggero") a far funzionare il binomio superbonus-cessione del credito.
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