Superbonus in 10 anni, al Senato tanto rumore per nulla
Oggi il voto del Senato sul testo del disegno di legge di conversione del D.L. n. 39/2024 che metterà fine alle opzioni alternative e spalmerà il superbonus (ma non solo) in 10 anni
Fondo per sostenere gli interventi di riqualificazione nei territori interessati dagli eventi sismici
Confermato il fondo per sostenere gli interventi di riqualificazione energetica e strutturale a eseguiti su immobili danneggiati dagli eventi sismici verificatisi nei territori dei comuni, diversi da quelli di cui all'articolo 1, comma 1, interessati dai suddetti eventi a far data dal 1° aprile 2009 in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Fondo con una dotazione di 35 milioni di euro per il 2025, finalizzato a riconoscere un contributo in favore di soggetti che sostengono spese per gli interventi di superbonus e che necessiterà di un provvedimento del Capo del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri, per la ripartizione delle predette risorse tra i Commissari straordinari o delegati espressamente incaricati per gli interventi di ricostruzione competenti in relazione ai territori dei comuni di cui al primo periodo.
Per l'accesso al contributo sarà necessario presentare telematicamente una istanza ai Commissari straordinari o delegati espressamente incaricati per gli interventi di ricostruzione competenti per territorio, tenuto conto della localizzazione dell'immobile per cui è presentata l'istanza di contributo.
I contributi saranno assegnati nel limite delle risorse disponibili per ogni Commissario e fino a esaurimento delle stesse, dandone immediata comunicazione, ai fini del monitoraggio del rispetto del suddetto limite di spesa, al Ministero dell'economia e delle finanze.
Si dovrà attendere un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e l'autorità politica delegata alla ricostruzione, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, che stabilirà:
- il limite massimo del contributo spettante a ciascun richiedente;
- il contenuto del modello standardizzato per la presentazione dell'istanza;
- le modalità applicative, ivi incluse quelle relative ai controlli e alla revoca del beneficio conseguente alla sua indebita fruizione.
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