Superbonus e lavori mai eseguiti: possibile rivalersi sull’impresa?

Una recente sentenza ha negato strumenti di tutela al committente anche se l’appaltatore ha “incassato” (senza compensarli) crediti d’imposta non spettanti, poiché in tal caso il danno è solo “ipotetico e futuro”

di Cristian Angeli - 03/01/2025

Il recupero dei crediti ceduti secondo l’AdE

Come accennato, una simile decisione appare coerente con il parere delle Entrate. Nel dettaglio, all’interno della risposta a interpello n. 440/2023, l’amministrazione ha spiegato che l’assenza dei requisiti previsti dalle norme sulle detrazioni edilizie “determina il recupero dell’ammontare della detrazione indebitamente fruita – anche sotto forma di sconto in fattura o attraverso la cessione del credito – maggiorato di interessi e sanzioni, sempre in capo al soggetto beneficiario, titolare dell’agevolazione fiscale”.

Dopodiché, però, l’AdE prosegue distinguendo in base alla modalità di fruizione del bonus. Se, cioè, il contribuente ha utilizzato il credito d’imposta direttamente in dichiarazione, ecco che “la violazione si configura in ciascuna annualità nella quale la stessa viene esposta in dichiarazione ed utilizzata, e consiste nel minor versamento dell'imposta dovuta”. Se, invece, il contribuente ha optato per la cessione del credito, allora “la violazione si configura solo nel momento in cui il credito ceduto è indebitamente utilizzato in compensazione da parte del cessionario, e cioè quando si concretizza il danno erariale”.

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