Superbonus: il ministro Giorgetti sulla tassazione delle plusvalenze

Intervento del ministro durante il question time alla Camera: la norma introdotta con la legge di Bilancio 2024 non è retroattiva nè iniqua

di Redazione tecnica - 21/11/2024

La risposta di Giorgetti

Ricorda il Ministro che la disciplina introdotta all'articolo 1, commi 64-67, della Legge di Bilancio 2024 ha previsto una nuova ipotesi di plusvalenze immobiliari imponibili derivanti dalle cessioni di immobili oggetto degli interventi ammessi al superbonus.

Secondo Giorgetti, la presunta retroattività della normativa di cui ha parlato Del Barba nella sua interrogazione non è corretta in quanto:

  • le nuove norme si applicano alle cessioni poste in essere a decorrere dal 1° gennaio 2024, ovvero alle cessioni poste in essere dal momento dell'entrata in vigore della legge di bilancio e non in momenti antecedenti;
  • la nuova plusvalenza immobiliare non è direttamente collegata agli interventi agevolati realizzati sull'immobile, ma colpisce un presupposto impositivo diverso e successivo ad essi, ossia la cessione del bene effettuata entro limiti temporali ben delineati.

Spiega il Ministro che la plusvalenza in esame va a colpire, in linea di principio, i beni che, a parità di condizioni iniziali, hanno visto incrementare il proprio valore di mercato proprio grazie al superbonus o i beni che, a parità di condizioni finali, hanno fruito di un importante beneficio fiscale rappresentato dal mancato sostenimento delle spese per la realizzazione degli interventi, in quanto hanno optato per le opzioni dello sconto in fattura o della cessione del credito.

Inoltre, proprio per non penalizzare indebitamente chi ha usufruito del bonus, ma aveva acquistato l'immobile in periodi antecedenti anche di molti anni, è stato espressamente previsto che il prezzo di acquisto o il costo di costruzione sia rivalutato in base alle variazioni dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Conclude quindi Giorgetti ribadendo che la disciplina introdotta, lungi dal generare una disparità di trattamento fiscale, sia piuttosto diretta a evitare ingiustificati vantaggi per chi ha potuto usufruire di un aumento di valore dell'immobile per effetto di quello che è stato un generosissimo contributo da parte dello Stato.

 

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