Superbonus, plusvalenze e contrasto all'evasione: il Dossier ANCE sul DDL di Bilancio
Focus sulle misure fiscali d’interesse del settore delle costruzioni e dell’immobiliare contenute nel Disegno di Legge di Bilancio 2024 attualmente al vaglio del Senato
No alla compensazione per debiti fiscali oltre 100mila euro
Ai sensi dell’art.23, co.7, dal 1° luglio 2024, viene esclusa la possibilità di effettuare la compensazione per i soggetti che abbiano iscrizioni a ruolo per imposte erariali e relativi accessori, o accertamenti esecutivi per importi complessivamente superiori a 100mila euro, per i quali i termini di pagamento siano scaduti e siano ancora dovuti pagamenti, oppure non siano in essere provvedimenti di sospensione
Il divieto viene meno a seguito della completa rimozione delle violazioni contestate. Sul punto, ANCE specifica che la nuova disposizione va coordinata con la norma, in vigore dal 1° gennaio 2011, che blocca la compensazione fino a concorrenza dei debiti iscritti a ruolo superiori a 1.500 euro, relativi ad imposte erariali, e per i quali è scaduto il termine di pagamento. Su quest’ultima norma, infatti, l’Agenzia delle Entrate, superando in realtà il dato normativo che vieta la compensazione solo fino a concorrenza del debito accertato, ha precisato che, in presenza di ruoli o accertamenti superiori a 1.500 euro, è vietata la compensazione dell’intero credito. In sostanza, il divieto di compensazione comporta, a parere del Fisco, un «obbligo di preventiva estinzione dei debiti iscritti a ruolo e non una “riserva indisponibile” del credito pari all’ammontare di tali debiti», mentre dal dettato normativo sembra operare, invece, l’obbligo di un mero accantonamento. Secondo ANCE è necessario un intervento chiarificatore sull’operatività “combinata” delle due disposizioni.
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