Testo Unico Edilizia e Salva Casa: a che punto siamo?
La conversione in legge del Decreto Salva Casa non ha terminato il percorso di aggiornamento delle disposizioni che regolano l’edilizia. Cosa manca?
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di conversione n. 105/2024 ha completato il processo di riforma del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) avviato dal Governo con il Decreto Legge n. 69/2024 (Decreto Salva Casa), ma non l’aggiornamento delle competenze e delle procedure necessarie affinché le nuove disposizioni non si traducano in una selva di criticità e nuovi contenziosi.
Il testo unico edilizia dopo il Salva Casa
Sono tante e rilevanti le novità arrivate dal Salva Casa, presentate dalla politica come nuove semplificazioni necessarie per allineare la normativa edilizia allo stato di fatto del patrimonio immobiliare. Novità immediatamente in vigore dal 30 maggio 2024 (data di entrata in vigore del D.L. n. 69/2024) e dal 28 luglio 2024 (data di entrata in vigore della L. n. 105/2024) che riguardano:
- le deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati;
- l’inserimento di nuovi interventi di edilizia libera;
- la nuova definizione di stato legittimo;
- le possibilità per le Regioni di stabilire quali mutamenti, connessi o non connessi a trasformazioni fisiche, dell'uso di immobili o di loro parti, sono subordinati a permesso di costruire o a segnalazione certificata di inizio attività;
- le modifiche al cambio di destinazione d’uso;
- le deroghe all’agibilità per i mini-appartamenti;
- le modifiche al procedimento di demolizione e alienazione degli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali;
- le modifiche alla determinazione delle variazioni essenziali;
- le nuove tolleranze costruttive-esecutive per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024;
- i nuovi casi “particolari” di interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo;
- le nuove procedure di sanatoria delle parziali difformità e delle variazioni essenziali.
Nei giorni scorsi abbiamo già segnalato alcuni dubbi e perplessità sui nuovi casi particolari di interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo, ma sono davvero tante le complessità che si stanno palesando in questi giorni tra i tecnici che operano all’interno della pubblica amministrazione e i liberi professionisti.
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