Testo Unico Edilizia e Salva Casa: cosa blocca la riforma?

La Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa) non ha ancora prodotto effetti tangibili. Per quale motivo? Proviamo a ragionarci

di Gianluca Oreto - 15/10/2024

Casi particolari di sanatoria e sanatoria semplificata

Ultima criticità riguarda i nuovi articoli 34-ter e 36-bis che disciplinano rispettivamente:

  • i “casi particolari di interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo”;
  • l’”Accertamento di conformità nelle ipotesi di parziali difformità e di variazioni essenziali”.

Nel primo caso, l’art. 34-bis prevede due diverse casistiche:

  • le varianti “ante 77” non assentite;
  • l’agibilità/abitabilità sanante.

In entrambe i casi, però, le disposizioni si scontrano con alcune problematiche operative. Relativamente alle varianti ante 77 rileviamo:

  1. l’assenza di una modulistica che possa guidare gli operatori;
  2. l'”interesse pubblico concreto e attuale alla rimozione delle opere” a cui si può sempre appellare l’amministrazione.

Per quanto concerne l’agibilità/abitabilità sanante:

  • il fatto che le difformità per essere state accertate all'esito di sopralluogo o ispezione dai funzionari incaricati di effettuare verifiche di conformità edilizia, devono anche essere richiamate almeno in un verbale;
  • l’annullabilità della certificazione di abitabilità o di agibilità (concetto non chiarissimo);
  • anche in questo caso l’assenza di una modulistica.

Relativamente alla sanatoria semplificata è necessario segnalare le seguenti criticità:

  1. non esiste una chiara distinzione tra abusi maggiori, parziali e variazioni essenziali;
  2. resta il problema dell’accertamento di conformità strutturale;
  3. non esiste la disciplina relativa al pagamento della sanzione senza la quale non si può finalizzare la sanatoria.
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