Testo Unico Edilizia e Salva Casa: nuove audizioni alla Camera
In VIII Commissione Ambiente alla Camera sono stati ascoltati nuovi soggetti nell’ambito della conversione in legge del D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa)
Salva Casa: si continua a parlare di condono
Sostanzialmente negativo è il commento della Campagna Sbilanciamoci! a cui aderiscono 51 organizzazioni della società civile, ambientaliste, pacifiste, culturali, di cittadinanza attiva, della solidarietà nazionale e internazionale.
Preliminarmente viene evidenziata la necessità di avviare una interlocuzione vera e proficua con le parti sociali che si occupano dell’abitare e delle politiche per la casa, affinché si possa giungere alla definizione del tanto auspicato e atteso “Piano Casa” (aspetto trattato in uno degli emendamenti che sarà presentato dalla Lega).
Fatta questa premessa, Sbilanciamoci (come Legambiente) definisce il nuovo D.L. n. 69/2024 “l’ennesimo condono” di immediata applicazione “Siamo certi - affermano i rappresentanti di Sbilanciamoci - del fatto che il nostro Paese, martoriato dall’abusivismo e dal consumo di suolo, non meriti l’ennesimo favore alla speculazione che danneggia i tanti cittadini che hanno negli anni rispettato le regole a vantaggio di tutti e dell’ambiente”.
Molto critica la posizione sulle modifiche che riguardano i cambi di destinazione d’uso che incrementerebbero il problema della turistificazione delle città. “Temiamo che con i cambi di destinazione d’uso vi sia un’accelerazione in merito agli investimenti degli affitti brevi turistici che stanno desertificando le nostre città, invece di porre un freno per regolamentare un fenomeno che sottrae alloggi anche alle fasce medie che forniscono garanzie ai fini della stipula del contratto. Quello della turistificazione è appunto un fenomeno che rende sempre più i centri storici dei parchi gioco per chi arriva per brevi periodi, respingendo nelle periferie gli abitanti, oltre a prosciugare l’economia di prossimità e i servizi”.
“Il Ministro Salvini - continuano i rappresentanti di Sbilanciamoci - ha inoltre dichiarato in diverse occasioni pubbliche che siano sul tavolo ulteriori proposte di allargamento delle maglie del condono nel corso dell’iter di approvazione del provvedimento, a cominciare dall’abbassamento dei requisiti minimi di abitabilità (riduzione fino a 20 mq. per una persona, soffitti a 2.4 m, rendere abitabili sottoscala, cantine, ecc.)”.
“Del tutto inaccettabile - rileva Sbilanciamoci - è poi il cosiddetto “Salva Milano”, con cui si rischia di sanare gli interventi di ampliamento dei grattacieli: ci pare davvero un segnale di pura inciviltà ammettere questo scempio. Il Governo, da una parte, concede tutto alla speculazione edilizia, dall’altra invece con il Ddl Sicurezza criminalizza anche i precari della casa, ponendoli alla stregua delle organizzazioni criminali che gestiscono il racket delle case popolari nel caso siano costretti a occupare un alloggio pubblico, con pene dai 2 ai 7 anni. È mai possibile che il Governo non si accorga e non faccia nulla per contrastare la povertà dilagante nel nostro paese, mentre continua a favorire la già ricchissima rendita immobiliare?”.
“Si tratta - secondo Sbilanciamoci - in buona sostanza di un condono che non risolve le questioni edilizie, ma che appare finalizzato piuttosto a sbloccare il mercato immobiliare con possibili ripercussioni sulla sicurezza e sull’estetica urbana, favorendo la messa a rendita di case di scarsa qualità da destinare a famiglie a basso reddito che hanno il diritto invece di vivere in alloggi adeguati, come prevedono del resto gli stessi Trattati internazionali di cui l’Italia è firmataria come il Pidesc-Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, uno dei Trattati delle Nazioni Unite figli della più nota Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Non possiamo permettere che queste disuguaglianze sociali permangano e vengano acuite, è a rischio la tenuta sociale del nostro paese. Al contrario, dobbiamo chiederci che tipo di città meritiamo di vivere. In tal senso, abbiamo l’urgenza di adottare un vero Piano Casa basato su dai dati reali e aggiornati per rilanciare la programmazione e l’implementazione di politiche abitative strutturali”.
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