Testo Unico Edilizia e Salva Casa: nuove audizioni alla Camera
In VIII Commissione Ambiente alla Camera sono stati ascoltati nuovi soggetti nell’ambito della conversione in legge del D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa)
Le proposte per l’abbattimento delle barriere architettoniche
FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, dopo un riepilogo dei contenuti del Salva Casa e dei principi normativi della Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità, recepita con la con la Legge n.18 del 2009, entra subito nel dettaglio con delle proposte che mirano al superamento delle barriere architettoniche.
In particolare:
- viene chiesta una modifica dell’art. 6 del TUE con l’inserimento tra gli interventi di edilizia libera tutti quelli finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche ivi comprese ascensori esterni o piattaforme-elevatori;
- si ritiene indispensabile che nelle ipotesi di sanatoria per le parziali difformità non via alcuna variazione rispetto a quanto disposto dall’art. 82 del TUE in correlazione all’art. 24 della L. 104/1992, che detta i criteri per la definizione delle opere, negli edifici pubblici e privati aperti al pubblico, disponendo di fatto l’inagibilità in caso di difformità ai principi di accessibilità e di eliminazione delle barriere architettoniche;
- relativamente alle modifiche che riguardano il procedimento di
demolizione (art. 31, comma 5, del TUE) viene chiesto:
- di esplicitare chiaramente le amministrazioni chiamate ad esprimersi sulle prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche;
- che, oltre alla rimozione delle opere abusive, il Comune richieda che, nell’intervento di rimessione in pristino, vengano applicati i criteri di progettazione universale;
- che un terzo delle entrate derivanti dalle sanzioni edilizie siano utilizzate per la realizzazione di opere e di interventi di rigenerazione urbana, specificando che siano in chiave inclusiva e sostenibile, di riqualificazione in ottica di accessibilità strutturale e percettiva di aree urbane degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e per iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale progettate secondo i principi della progettazione universale, della tecnologia assistiva e della mobilità urbana inclusiva;
- sulle modifiche che riguardano le tolleranze costruttive ed esecutive, viene chiesto che queste non comportino limitazioni d’accesso alle persone con disabilità di modo che si possano garantire pari diritti ed opportunità.
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