Testo Unico Edilizia tra razionalizzazione e riforma
Professioni tecniche al MIT: le proposte di Architetti, Ingegneri e Geometri per una riforma dell’edilizia più chiara ed efficace
Riordino delle tipologie di intervento edilizio e titoli abilitativi
Secondo i 3 Consigli Nazionali, uno degli aspetti più critici riguarda la definizione delle categorie di intervento che dovrà dare priorità all’attenzione nei confronti del costruito, nel quadro dei principi della sostenibilità.
In effetti, l’attuale versione dell’art. 3 (Definizioni degli interventi edilizi) del d.P.R. n. 380/2001 è stata più volte rimaneggiata dal legislatore nazionale soprattutto per incentivare gli interventi di sostituzione edilizia (demolizione e ricostruzione) senza essere mai riusciti a semplificare un quadro normativo ormai privo di corrispondenza con il costruito.
Alla proposta di revisione delle definizioni degli interventi edilizi, segue la razionalizzazione dei titoli abilitativi relativi a ciascuna delle tipologie di intervento edilizio che dovrà basarsi sulla riduzione dei titoli edilizi.
Anche in questo caso, in accordo con i 3 consigli nazionali, è evidente che l’attuale suddivisione tra interventi:
- di edilizia libera;
- che necessitano di:
- CILA;
- SCIA o SCIA alternativa;
- permesso di costruire;
ha creato più di una problematica, soprattutto in considerazione dei confini spesso sfumati che separano i diversi regimi edilizi.
IL NOTIZIOMETRO