Testo Unico Edilizia tra razionalizzazione e riforma
Professioni tecniche al MIT: le proposte di Architetti, Ingegneri e Geometri per una riforma dell’edilizia più chiara ed efficace
Difformità edilizie e Stato legittimo
Molto interessanti sono le considerazioni dei tre Consigli Nazionali sulle difformità edilizie e sullo stato legittimo di cui all’art. 9-bis, comma 1-bis, del TUE, che, com’è noto, è stato recentemente revisionato dal Salva Casa.
Relativamente alle difformità, Ingegneri, Architetti e Geometri propongono di risolvere l’incertezza normativa definendo due sole tipologie ben demarcate:
- la parziale difformità;
- la totale difformità.
Proposta certamente interessante ma che rischia di non prendere in considerazione le varie sfumature di colore di cui è composto il patrimonio immobiliare italiano. Su questo argomento, personalmente, ho sempre proposto la definizione di una griglia delle difformità (quindi non solo due) che prenda in considerazione aspetti di natura edilizia, urbanistica e legati alle norme collegate (NTC e Codice dei beni culturali su tutte).
Quanto allo stato legittimo è forse uno dei temi più spinosi, specialmente dopo le modifiche introdotte dal Decreto Salva Casa. La proposta delle categorie tecniche chiede di includere tra i titoli legittimanti non solo quelli espressamente rilasciati, ma anche quelli che sono divenuti efficaci per decorrenza dei termini (ex art. 21-novies L. 241/1990).
Si tratta di un punto fondamentale per risolvere molte delle incertezze che attualmente gravano su immobili costruiti in un contesto normativo poco chiaro. Tuttavia, resta il rischio di aprire la strada a un condono mascherato, aspetto che necessita di una regolamentazione rigorosa per evitare abusi.
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