Testo Unico Edilizia tra razionalizzazione e riforma
Professioni tecniche al MIT: le proposte di Architetti, Ingegneri e Geometri per una riforma dell’edilizia più chiara ed efficace
NTC e digitalizzazione
Il documento evidenzia una lacuna evidente: il d.P.R. 380/2001 è stato scritto prima delle NTC 2018, creando un disallineamento normativo. Il riallineamento del TUE alle più recenti disposizioni tecniche è certamente una proposta sensata, così come la richiesta di introduzione della definizione del livello di affidabilità di una costruzione in relazione al livello di rischio. “Occorre semplificare le pratiche strutturali – affermano le professioni tecniche – rendendole digitalizzate ed unificate in tutta Italia con modelli procedurali standard. Analoga definizione, da avere in modo univoco in tutta Italia, deve esserci sulla classificazione degli interventi rilevanti e non dal punto di vista strutturale”.
Sul fronte digitalizzazione, Ingegneri, Architetti e Geometri propongono l'introduzione di un Fascicolo digitale della costruzione e di uno Sportello Unico digitale.
Viene considerata essenziale l’istituzione dell’anagrafe delle costruzioni per opere pubbliche e private e l’introduzione del fascicolo digitale della costruzione con la raccolta di tutte le informazioni relative al fabbricato. Prendere spunto dal modello dell’Agenzia del Demanio, che ha utilizzato il BIM per mappare il suo patrimonio, potrebbe essere certamente un’idea da non sottovalutare.
Resta chiaro, però, che la digitalizzazione, da sola, non basta: serve uno standard nazionale unico, senza lasciar spazio a interpretazioni locali. Il rischio, altrimenti, è quello di digitalizzare il caos piuttosto che risolverlo.
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