Whistleblowing: in arrivo le nuove Linee Guida ANAC

Aperta la consultazione pubblica sulle linee guida aggiornate. Gli stakeholders potranno inviare le proprie osservazioni fino al 9 dicembre

di Redazione tecnica - 11/11/2024

Whistleblowing: il decreto legislativo a tutela dei segnalatori

Il decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24, disciplina la protezione dei “whistleblowers”, ovvero dei soggetti che, venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato di violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità della PA o dell'ente, provvedono a segnalarle.

Le tutele si applicano a: 

  • dipendenti delle amministrazioni pubbliche, delle autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza o regolazione;
  • dipendenti degli enti pubblici economici, degli enti di diritto privato sottoposti a controllo pubblico ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, delle società in house , degli organismi di diritto pubblico o dei concessionari di pubblico servizio;
  • lavoratori subordinati di soggetti del settore privato,
  •  lavoratori autonomi, nonché i titolari di un rapporto di collaborazione che svolgono la propria attività lavorativa presso soggetti del settore pubblico o del settore privato;
  • lavoratori o collaboratori, che svolgono la propria attività lavorativa presso soggetti del settore pubblico o del settore privato che forniscono beni o servizi o che realizzano opere in favore di terzi;
  • liberi professionisti e consulenti che prestano la propria attività presso soggetti del settore pubblico o del settore privato;
  • volontari e tirocinanti, retribuiti e non retribuiti, che prestano la propria attività presso soggetti del settore pubblico o del settore privato;
  • azionisti e persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza, anche qualora tali funzioni siano esercitate in via di mero fatto, presso soggetti del settore pubblico o del settore privato.

La tutela si applicano anche ai cosiddetti “facilitatori”, ai colleghi, parenti o affetti stabili di chi ha segnalato.

 

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